Questa influenza stagionale potrebbe essere più violenta dell'ultima. "Allora di questo parliamo col professor Pregliasco che normalmente, ultimamente l'abbiamo sentito parlare di Coronavirus professore, ma non c'è soltanto il Coronavirus." "E' questo purtroppo l'influenza è la mia passione, se si può essere appassionati di un virus, da anni perché il problema influenza c'è sempre stato, magari un po' sottovalutato perché anche l'influenza fa male, perché nelle annate normali ha fatto subire dai 6.000 ai 10.000 morti, ogni anno. Lo scorso anno abbiamo avuto una calma piatta ma questo è stato determinato, per non dico fortuna perché purtroppo eravamo e siamo ancora in mezzo alla problematica Covid, però tutto ciò che durante lo scorso inverno a causa appunto Covid abbiamo dovuto fare, quindi il lockdown, le chiusure, l'uso massivo della mascherina, lo smart working, insomma ciò che bene abbiamo presente, ha praticamente azzerato l'influenza e le infezioni respiratorie che sono meno diffusive, tra l'altro questo dimostrando in via indiretta che tutto questo sforzo sicuramente è servito perché ha sicuramente limitato anche il Covid che però è riuscito comunque a mantenere purtroppo la sua diffusività proprio per questa maggiore capacità di penetrazione nella gran quota di soggetti suscettibili. Quest'anno appunto anche in Italia abbiamo già avuto le classiche prime segnalazioni, i primi isolamenti confermati in laboratorio dell'influenza. In Lombardia e in Piemonte si stanno susseguendo. Questo è un classico prestagionale, la vera influenza, anche quest'anno, ce l'aspettiamo nel momento in cui le temperature saranno basse e prolungate, quindi più avanti, però intanto stiamo anche già vedendo e subendo forme simil influenzali dovute ai virus cugini, i Coronavirus non SARS-CoV-2, Adenovirus ed altri che, quest'anno appunto, stanno rialzando la cresta e tutto ciò non è bello e tutto ciò lo si sta vedendo in tutto l'emisfero Nord e in Europa.".