Non solo Smart TV di ultima generazione, cellulari costosi, tablet e PC portati, ma anche derrate alimentari destinate alla mensa della scuola che sarebbero dovute servire per cucinare i pasti dei ragazzini dello Zen che frequentavano la Scuola Giovanni Falcone e che, invece, sarebbero finite nella dispensa della cucina della Preside dell'Istituto, Daniela Lo Verde, arrestata ieri dai carabinieri su richiesta dei Magistrati Geri Ferrara ed Amelia Luisa della Procura Europea. Le apparecchiature sottratte all'istituto così come i generi alimentari, infatti, erano stati acquistati con i soldi dei fondi europei. Daniela Lo Verde, che nel post pandemia era stata anche insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per aver raccolto fondi da destinare alle famiglie rimaste senza aiuti, adesso è agli arresti domiciliari così come vicepreside Daniele Agosta e Alessandra Conigliaro, dipendente di una società che si occupa delle vendite di apparecchi informatiche. Ad incastrarli le intercettazioni ambientali, telefoniche e i video registrati dai carabinieri, in cui si vedono i tre caricare nelle auto i beni e distribuirseli a seconda delle proprie esigenze. La Preside sapeva di essere indagata per un altro procedimento ma questo non l'ha fermata. E tutto accade in un quartiere dove la scuola dovrebbe rappresentare un baluardo della legalità e invece, adesso, scopre che al vertice dell’Istituto che porta il nome di Giovanni Falcone la legalità era un optional.