Prevenzione tumore seno, "carovana" visite gratis a Napoli

02 ott 2019
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Il tumore al seno colpisce una donna su otto, ma la cultura della prevenzione non è ancora abbastanza diffusa e se le donne non prevengono abbastanza, in qualche caso capita che il medico arrivi sotto casa gratis. La Komen Italia e il Policlinico Gemelli hanno messo su la Carovana della Prevenzione, tre camper dei quali uno dedicato allo screening del tumore al seno, uno per effettuare esami ginecologici e uno dedicato alla nutrizione. “Abbiamo lanciato una campagna: 'La Prevenzione è il nostro capolavoro'. Grazie a questa iniziativa, con i nostri tre mezzi mobili che sono dotati di strumentazioni ad alta tecnologia, riusciamo a portare la prevenzione nei posti dove la prevenzione, ahimè, arriva con più difficoltà”. I posti scelti dalla Carovana, tutti consultabili sul sito dell'associazione, non sono casuali. Sono i quartieri periferici o più popolari, in collaborazione con alcune mostre d'arte in tutta Italia che offrono la possibilità ai visitatori di donare un euro per sostenere le attività dell'associazione. A Napoli tra le tappe scelte ci sono il quartiere Ponticelli e il cuore della città, i Quartieri Spagnoli. “Siamo orgogliosi che venga fatta qua questa è prevenzione perché non è il solito salotto buono della città, siamo proprio nel cuore di Napoli e proprio vicino a loro. Sono venuti loro dalle mamme napoletane, quelle più veraci”. Le tappe sono 20 in tutto e coinvolgono Lazio, Campania, Abruzzo, Basilicata e Marche per tutto il mese di ottobre, dedicato, appunto, alla prevenzione del tumore al seno. Non solo quartieri delle città. Tra luoghi ci saranno anche le case circondariali femminili di Rebibbia, Civitavecchia e Latina. Spesso le donne hanno paura di sottoporsi agli screening, soprattutto alla mammografia, che viene percepita come un esame fastidioso anche se non è invasivo. “E' importante che nella giusta età tutte quante lo facciano perché anche quando ci sia un piccolo nodulino, anche più piccolo di un centimetro, la vita ce la possiamo salvare perché con un intervento chirurgico e un'eventuale radioterapia abbinata, nella maggior parte dei casi si riesce ad evitare un altro spauracchio di tutte che è la chemioterapia”. “Era la prima volta che faceva prevenzione?”. “Sì, la prima volta, nonostante l'età un po' più avanzata”. “Aveva paura?”. “Molta. Fortunatamente però è andato tutto bene”. “Ritengo che la prevenzione in generale, soprattutto in alcuni contesti, sia necessaria e sia anche un punto di riferimento per il quartiere”.

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