A 20 km/h lasciano il piazzale dove sono radunati da giorni per raggiungere l'ingresso dell'autostrada. La Valdichiana è uno dei luoghi della protesta degli agricoltori e quando i trattori occupano la rotonda, le uscite e gli ingressi in A1 si bloccano. Lo squilibrio dei prezzi, gli aumenti energetici quelli già subiti e quelli promessi le politiche dell'Unione Europea sono vissute come una minaccia di morte da questo settore primario. "Vanno dietro a questa falsa ideologica ecologia vanno dietro al fatto di far smettere di coltivare terreni, secondo me queste sono politiche che non portano a nulla, portano soltanto la disgregazione del tessuto economico delle nostre tradizioni, delle nostre eccellenze per portare avanti gli interessi delle grosse multinazionali". Il difficile rapporto con le associazioni di categoria da cui non si sentono più rappresentati, i tre colori fanno capire che non è il Governo italiano il nemico ma è con il Ministro dell'Agricoltura che il movimento vuole aprire un dialogo. "Di sicuro prolunghiamo il presidio, avevamo detto fino a sabato ma prolunghiamo e se non abbiamo un incontro con il Ministro lunedì entriamo in autostrada".