L'atterraggio a Roma Ciampino poco dopo mezzanotte. L'aereo dell'Aeronautica Militare riporta in Italia Shabbar Abbas 10 mesi dopo l'arresto. È la prima volta che il Pakistan concede l'estradizione di un suo cittadino. La soddisfazione del Procuratore di Reggio Emilia Calogero Gaetano Paci: "L'esito positivo lo dimostra il fatto che il Pakistan, al di là di ogni altra considerazione, ha guardato alle fonti di prova che la Procura della Repubblica di Reggio Emilia ha raccolto, e che poi il Ministero degli Esteri, attraverso il Ministero della Giustizia, ha trasmesso alle autorità pakistane sono fonti di prova allo stato solide, tali da legittimare l'estradizione di una persona pur in assenza di un trattato bilaterale di cooperazione." Shabbar Abbas cerca di coprirsi il volto mentre sale sull'aereo a Islamabad. A prenderlo in consegna il Maggiore Maurizio Pallante. "Cosa ha detto e come si è comportato?" "Ma si è comportato benissimo, non ha detto praticamente nulla. Si è lasciato condurre a bordo. Ha chiesto dell'acqua e poi praticamente per tutto il viaggio ha riposato." A Reggio Emilia Shabbar Abbas è imputato nel processo per l'omicidio della figlia. Alla sbarra anche uno zio e due cugini della ragazza. Soffocata a mani nude, il corpo nascosto in una buca, Saman uccisa dai suoi familiari a 18 anni per avere rifiutato un matrimonio combinato. Era il primo maggio 2021. Poche ore dopo la fuga dall'Italia, il ritorno in Pakistan di Shabbar e della moglie, Nazia Shaheen, l'unica dei 5 famigliari imputati ancora latitante. "L'auspicio che formuliamo è che si pervenga in tempi rapidi anche a chiudere, a definire positivamente questa attività." Il trasferimento in carcere in Emilia. Shabbar, in passato video-collegato dal Pakistan, se lo vorrà, potrà essere presente in aula al processo e incontrare così suo fratello e i due nipoti per la prima volta dopo l'omicidio. Ma anche il figlio più piccolo, il fratello di Saman sarà chiamato a testimoniare nella prossima udienza l'8 settembre.