Il Campidoglio è pronto a tutto pur di evitare lo schiaffo morale che deriverebbe dal portare a Napoli i propri rifiuti, dal comprare un TMB nel Lazio al trattare con Emilia Romagna e Toscana. Chiuso l'impianto di Rocca Cencia, Roma rischia una nuova emergenza per lo smaltimento del milione e 700 mila tonnellate di immondizia che produce ogni anno. Dove portarla? La capitale non ha impianti in grado di smaltirli tutti. Ogni anno spende 128 milioni di euro per trattare fuori città quasi l'80% dell'indifferenziata che produce: significa che ogni giorno 160 tir viaggiano fuori Roma carichi di immondizia. Non c'è nessun impianto per il recupero dei rifiuti, non c'è nessun impianto dell' economia circolare ma c'è uno "spazza-tour" che porta i rifiuti dovunque tranne che a Roma. Il tempo stringe entro fine Aprile l'Amministrazione Capitolina deve presentare alla Regione il piano di gestione dei rifiuti o rischia il commissariamento. Il commissariamento non è mai una cosa positiva, chiaramente, però in questa vicenda sono veramente anni e anni che non succede assolutamente niente forse, probabilmente, è l'unica cosa possibile. Il bilancio è fallimentare, la raccolta differenziata che nelle promesse sarebbe dovuta arrivare al 70% entro il 2021, nel primo semestre del 2020 era al 44,9% addirittura scesa dello 0,5 % rispetto all'anno precedente rimanendo sostanzialmente uguale rispetto agli ultimi 4 anni. Non cresce la raccolta differenziata, noi condanniamo questa città a produrre rifiuti che vanno gestiti soltanto in discarica e termovalorizzazione. Città come Milano hanno le utenze porta a porta al 100% della popolazione, a Roma siamo a un terzo della popolazione. Per non parlare delle discariche abusive: questa è la mappa dei 1000 siti illeciti a cielo aperto realizzata da Legambiente non c'èquartiere della città che si salvi. E' semplicemente il ciclo dei rifiuti a Roma è all'anno zero, non funziona. Tutte le città d'Italia hanno superato di gran lunga le performance ambientali di Roma in termini di raccolta di rifiuti.