Uccisa da diverse coltellate alla testa e al collo questo è emerso dall' ispezione del cadavere di Giulia Ceccantin che presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia. E' stato l'olfatto sensibile di un cane della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia a ritrovare il corpo della ragazza 22 anni appena. Nel bosco lungo la strada che da Barcis porta a Piancavallo a circa 50 metri dal ciglio, il cadavere abbandonato in un dirupo a circa 1000 metri di altezza è stato individuato in tarda mattinata in un tratto di strada che sarebbe rimasto chiuso per tutto l'inverno. Addosso gli stessi abiti con cui sabato sera era uscita di casa. Sul posto sono arrivate le Procure di Venezia titolare dell'inchiesta e di Pordenone, i RIS di Parma e i medici legali per un primo esame sul corpo della ragazza immediatamente riconosciuta. La targa dell'auto dell'ex fidanzato Filippo Turetta era stata immortalata dalle telecamere di Piancavallo per alcuni giorni in fase di manutenzione una volta riaccese, giovedì, i dati sono stati comunicati e sono iniziate le ricerche. Un mandato d'arresto internazionale è stato diramato per l'ex fidanzato nel dispositivo la dinamica dell'aggressione a Giulia risulta chiara, nelle carte la descrizione del video delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento Dior di Fossò a poco meno di 10 minuti da casa sua immagini in cui Giulia cerca di scappare, lui la colpisce più volte e anche mentre si trova a terra. "Atti scrivono i Magistrati idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte. Poi l'ex fidanzato l'ha caricata in auto e si è diretto verso il Friuli Venezia Giulia inoltrandosi in una strada secondaria ed impervia abbandonandola in un bosco frequentato dai lupi. Da domenica la targa è apparsa prima tra Cortina e San Candido in Alto Adige e poi in Austria. Lo comunicano gli inquirenti la Punto nera è stata avvistata a Lienz nel Tirolo orientale e in Carinzia lo si cerca ovunque. Da parte dei suoi genitori un appello: "Costituisciti".