Paolo era qualcosa di più di un fratello. Io non riesco a darmi pace perché se n'è andato in silenzio, con dignità, quasi non volesse disturbare. Nella nostra chat ho provato a chiamarlo venti giorni fa, un mese fa, non mi rispondeva. Ho capito perché, perché stava soffrendo. Per cui ho apprezzato tutto questo e Qui non c'entrano i 15 anni fatti insieme di carriera, le giovanili, l'under 21, i due mondiali. Era una persona di una semplicità disarmante, ha alzato il Pallone d'oro, e non parlo della Coppa del Mondo, Pallone d'oro, non so se mi spiego, e il giorno dopo era a bere il caffè come una persona comune. Per questo che la gente e noi non possiamo certamente dimenticarlo.