Visite mediche ed esami a rischio, su tutto il territorio nazionale sono oltre un milione e 200mila le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare nelle prossime ore scatta infatti domani lo sciopero nazionale di medici e infermieri indetto dalle principali sigle sindacali del settore. Stop di 24 ore a partire dalla mezzanotte dunque alle prestazioni mediche sanitarie, veterinarie e amministrative delle aziende del Servizio Sanitario Nazionale incluso il personale infermieristico insieme ad altre professioni sanitarie. Rinvii o cancellazioni saranno possibili, un po' ovunque durante l'agitazione saranno garantiti soltanto i servizi di emergenza e di pronto soccorso, ma non le attività ambulatoriali e le visite specialistiche, così come le operazioni chirurgiche. Sono 15mila gli interventi programmati per la giornata di domani e che potrebbero essere annullati 100mila le visite a rischio riprogrammazione. Uno sciopero proclamato subito dopo l'approvazione della legge di bilancio che prevede aumenti salariali ritenuti insufficienti dai sindacati del settore. Attualmente i medici italiani, in particolare gli specializzandi, ricevono stipendi tra i più bassi d'Europa, sotto la media europea, anche le retribuzioni dei professionisti in carriera per questo i leader delle associazioni di categoria hanno indetto una grande manifestazione a Roma. Appuntamento a mezzogiorno in Piazza Santi Apostoli intanto Anaao, Assomed e altri sindacati del settore esprimono il loro disappunto in una nota congiunta. Quello che chiediamo e ridare dignità al nostro lavoro; se i giovani professionisti scappano in massa all'estero e si è costretti ad andare in capo al mondo per cercare colleghi che prendano il loro posto nei nostri ospedali è perché non sono più disposti ad accettare di lavorare in queste condizioni.