Hanno attraversato il Mediterraneo a bordo di una delle tante imbarcazioni cariche di profughi e migranti che quasi ogni giorno, quando il mare lo permette, tentano la fuga dalla Libia sempre più nel caos. Il barcone con circa 70 persone a bordo è arrivato fino a poche miglia dalle coste italiane, quando è stato intercettato dalle motovedette partite da Lampedusa. Gli uomini della Guardia di Finanza e della Guardia costiera hanno deciso l'immediato trasbordo su due unità e hanno fatto rotta verso l'isola. “È una buona notizia” dice da Lampedusa il medico Pietro Bartolo “Almeno a loro verrà evitato di vagare per il Mediterraneo” Il riferimento è ai 60 naufraghi da nove giorni sul ponte della nave Alan Kurdi, che li ha soccorsi nel canale di Sicilia, ma non ha ricevuto autorizzazione ad attaccare né dalle autorità italiane né da quelle maltesi. A bordo, soprattutto per le donne e bambini, le condizioni si fanno sempre più difficili. Una ventitreenne incinta, in preda ad una violenta crisi epilettica, è stata evacuata d’urgenza nella notte e trasportata a Malta. Al marito, fa sapere la ONG Sea-Eye, è stato impedito di lasciare la nave e accompagnare la donna. Due giorni fa un’altra ragazza che aveva perso conoscenza, era stata fatta sbarcare alla Valletta, ma per gli altri migranti resta il divieto di sbarco. La Alan Kurdi si trova al momento a sud-est dell'isola di Malta, mentre da giorni l'Unione europea discute per trovare una soluzione al caso Una portavoce della Commissione fa sapere che si sta lavorando per capire quali Paesi offriranno la propria disponibilità ad accogliere i migranti e sul caso interviene ancora una volta l'UNHCR con la portavoce Carlotta Sami. Su Twitter scrive: “Una settimana d'attesa per un approdo a che punto si vuole arrivare?”.