Le scarpe trovate sul canale Salvirola le riconosce Simona, una delle due sorelle di Sabrina Beccalli, la trentanovenne scomparsa a Crema dal giorno di Ferragosto. Quei sandali estivi sono l'unica traccia della donna, oltre alla sua Panda rossa ancora in fiamme che i Vigili del Fuoco trovano in un campo della frazione di Vergonzana, nella notte tra sabato e domenica, e al suo cellulare, ritrovato oltre un giorno più tardi. È finora il frutto delle articolate operazioni di ricerca in corso, giorno e notte, da parte di Vigili del Fuoco e Protezione Civile che si affiancano, in queste ore, alla febbrile attività investigativa dei Carabinieri di Crema, che nelle scorse ore ha portato a individuare i pesanti elementi indiziari che hanno fatto scattare le manette ai polsi di Alessandro Pasini, il quarantacinquenne cremasco, amico della donna, ora indagato per omicidio e distruzione di cadavere. Precedenti penali per droga, rapina e resistenza a pubblico ufficiale, l'uomo è attualmente detenuto nel carcere cremonese di Cà del Ferro, dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nel primo interrogatorio successivo al suo fermo, nella serata di martedì. Lui viene descritto dai conoscenti come un tipo brillante, con apparente disponibilità di denaro, possedeva una Mercedes SLK nera che però non guidava più da tempo, ma anche come un uomo irruento e a tratti violento. A lui gli investigatori arrivano grazie alle immagini della telecamera di sorveglianza installata a poche decine di metri dal seminario vescovile di Crema, a circa sei o settecento metri dal luogo di ritrovamento dell'auto carbonizzata. C'era lui, da solo, alla guida della Panda di Sabrina, alle 22:00 di sabato, quella stessa sera, alle 22:30, arriva ai Vigili del Fuoco una telefonata: qualcosa brucia nei campi di Vergonzana.