DAD, mascherine, distanziamento non ci sarà niente di tutto questo nel prossimo anno scolastico che si aprirà all'insegna di quella normalità che aveva caratterizzato gli anni pre pandemia; non ci sarà, a meno che la situazione epidemiologica non dovesse peggiorare. Ma andiamo con ordine e pensiamo al contesto attuale. Partiamo dalla DAD che l'anno scorso aveva permesso agli studenti in isolamento, in quanto positivi o a contatto di positivi, di seguire le lezioni a casa, nelle nuove disposizioni per la ripresa della scuola non è prevista; mentre gli unici due elementi legati al Covid saranno: il referente Covid per la gestione di eventuali casi di positivi e l'aula Covid ossia l'aula destina ad ospitare chi presenterà sintomi febbrili o malesseri. Per restare a casa i sintomi dovranno comunque evidenti: temperatura sopra i 37 gradi e mezzo o esito positivo di un tampone. Non ci saranno le mascherine FFP2, tranne per i fragili o per chi rischia di avere il Covid in forma grave, nè il distanziamento fra i banchi, aboliti anche gli orari di ingresso e uscita scaglionati, i percorsi differenziati, la ginnastica soltanto all'aperto e l'assenza di sport di contatto. Tornerà in classe anche il personale non vaccinato, prof, bidelli, personale ATA al lavoro peraltro già da aprile, ma mai a contatto con gli studenti. Sul fronte sanificazione e areazione degli ambienti è prevista la sanificazione delle mani, mentre le singole scuole potranno decidere se cambiare l'aria lasciando le finestre aperte oppure acquistando impianti di filtraggio. Dunque tutto pronto o quasi per l'inizio dell'anno scolastico che vedrà tornare sui banchi per primi, il 5 settembre, gli studenti nell'Alto Adige, per ultimi quelli di Sicilia e Valle d'Aosta.