A chiamare sono state prevalentemente le mamme. A rispondere, i dirigenti medici e tecnici del Ministero. E le domande hanno riguardato non solo il calendario vaccinale e gli obblighi per l’iscrizione scolastica, ma anche le controindicazioni e i rischi relativi alla somministrazione di più vaccini e le sanzioni previste per chi non ha il libretto adeguato all’età, in regola. Mille telefonate in sei ore nel primo giorno di attività del numero verde 1500, oltre 160 l’ora: dubbi, domande, polemiche e ricorsi. Quello che ha presentato la Regione Veneto alla Consulta contro il decreto, che potrebbe estendersi alla Liguria e alla Valle d’Aosta. Il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha auspicato che il Presidente Luca Zaia ci ripensi: è necessario riportare in brevissimo tempo i dati di immunizzazione di massa in Italia sopra il 95 per cento. Il Veneto non è messo bene, forse ha bisogno più di altri di questo decreto. Pronta la replica di Zaia: il Ministro non ha affatto bisogno del consenso del Veneto, ha una maggioranza in Parlamento. Si faccia convertire in legge il decreto, indipendentemente dal nostro ricorso. Oggi l’Aula del Senato dovrà esprimersi sulla sussistenza o meno dei requisiti costituzionali di necessità e urgenza del decreto vaccini, così come richiesto dal Movimento 5 Stelle.