"Non ci siamo mai fermati durante la pandemia, non ci siamo mai fermati neanche un minuto, con la siccità stavolta ci fermiamo." Continua a preoccupare la situazione dei fiumi e dei laghi in Italia, la siccità ogni anno che passa prende sempre più il sopravvento su tutto il territorio italiano e le riserve idriche rischiano di esaurirsi. "La situazione attuale è drammatica, non si vedeva da oltre 70 anni una situazione analoga, ha nevicato pochissimo e la neve adesso non c'è più in montagna, non ha piovuto per oltre 110 giorni e le temperature sono più alte di 3 o 4 gradi rispetto alla media del periodo." In un momento in cui serve molta acqua, l'acqua non c'è. É l'allarme lanciato dall'osservatorio sugli utilizzi idrici del fiume Po, che registrano una decrescita vertiginosa. "Questo mais è stato bagnato con la canna dell'acqua dell'acquedotto, perché come vedete sino ad un certo punto è bagnato e il resto sta bruciando tutto." Una situazione che mette in ginocchio l'agricoltura di tutta l'Italia con conseguenze anche sulla disponibilità di cibo. "Abbiamo almeno stimato, come Coldiretti, un miliardo di perdita, però non è detto che non possa aumentare questa percentuale di danno nelle aziende agricole anche perché la situazione sta peggiorando." Allo scenario già molto critico si aggiunge anche la previsione di una mancanza di piogge e il perdurare di alte temperature al di sopra della media. "I nostri agricoltori sono con l'acqua alla gola perché non hanno più riserve idriche e a breve dovranno scegliere quali campi irrigare e quali invece lasciare andare alla natura.