Sileri a SKY TG24: "Ulteriori restrizioni necessarie"

02 mar 2021
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Innanzitutto, aspettiamo il Dpcm, ma laddove c'è una zona rossa, è chiaro che viene chiuso tutto, come oggi. Nelle altre aree, dove c'è un crescente numero di casi, 250 ogni 100 mila lire nell'aggregato settimanale, si dice che lì il contagio corre, quindi è necessario procedere a ulteriori chiusure. Ora, siccome il contagio, almeno per queste nuove varianti, sembra avvenire, i dati sono abbastanza chiari, anche su soggetti molto più giovani, fra 0 e 9 anni, ma meno di 20 a dire il vero, Abbiamo qualche problema, vediamo se riusciamo a ripristinare perché ci stiamo facendo raccontare dal viceministro quale scelta verrà fatta nei prossimi dal Governo nel decreto, visto che le scuole verranno chiuse nelle zone gialle e arancioni, se ci sono più di 200 casi ogni 100 mila abitanti. Nelle zone arancioni e gialle dovrebbe esserci, ma aspetterei l'approvazione del Dpcm, laddove i contati sono più di 250 ogni 100 mila abitanti, nell'aggregato settimanale, ovviamente, l'opzione di poter fare misure più restrittiva, perché se il contagio corre di più attraverso le varianti che sono più contagiose e forse più virulente, punto interrogativo, ovviamente, colpiscono più persone e maggiori sono i rischi, è chiaro che bisogna proteggere coloro che trasmettono il virus. Ora, è chiaro che non devono essere delle soluzioni permanenti, durature, sta anche andando molto bene la vaccinazione. Anche se ci sono delle aree del Paese dove la vaccinazione ha zoppicato, quindi sono più indietro, però, se prendiamo il dato nazionale, circa un milione di over 80 hanno già ricevuto il vaccino. Ora, siccome sembra che una singola dose, dicono alcuni studi scientifici, possa essere già sufficiente per dare un'immunità importante e con la seconda c'è un minimo incremento dell'efficacia, già avere avuto una sola dose cambia completamente quell'assetto delle vaccinazioni in Italia. Significa che se già abbiamo fino ad un milione dei nostri anziani sopra gli 80, non dico a breve, ma sicuramente in alcune settimane, avremo già raggiunto una protezione di gregge in quella popolazione a rischio. Il che significa che, fatti anche coloro che hanno delle comorbidità, sono protetti.

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