Uccisa con almeno sei coltellate al petto e al collo. Poi il suo corpo è stato gettato all’interno di un pozzo artesiano nelle campagne di Canicattini Bagni, nel siracusano. È morta così Laura Petrolito, vent’anni, madre di due bambini. A trovare il cadavere sono stati i carabinieri della compagnia del paese dopo che ieri sera il padre della giovane, in ansia perché non riusciva a contattare la figlia, si è recato in caserma per chiedere aiuto. Immediatamente sono scattate le ricerche da parte dei carabinieri che hanno rintracciato anche il compagno della ragazza, interrogato a lungo alla presenza del magistrato della Procura di Siracusa. Lui, infatti, sarebbe il principale indiziato del delitto, l’ultimo ad averla vista in vita. I due, infatti, erano usciti da casa insieme alle 19 di sabato sera. Lei non è mai più rientrata. Il cadavere di Laura è stato ritrovato incastrato all’interno di un pozzo artesiano che era stato chiuso con un coperchio in metallo poggiato sopra. Per recuperare il corpo senza vita è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Secondo una prima ricostruzione del medico legale il decesso sarebbe avvenuto intorno alle 22 di sabato, tre ore dopo essere uscita da casa con il compagno con il quale – hanno raccontato alcuni testimoni – c’erano liti continue. Davanti alla caserma dei carabinieri di Canicattini Bagni si è radunata una piccola folla. Tra loro parenti e amici di Laura che chiedono di conoscere la verità.