Villa d’Este apre le porte alla solidarietà ospitando il primo mercato degli allevatori e contadini terremotati, che hanno portato a Cernobbio i loro prodotti tipici a cinquanta giorni dal sisma. “Così possiamo far vedere al nostro cliente finale che noi non molliamo e siamo pronti a ricostruire il nostro territorio meglio di prima, più di prima”. “Stiamo rilavorando. Abbiamo ripreso il ritmo quasi normale. Per fortuna c’è un po’ di solidarietà da parte di molte aziende che ci fanno degli ordini. Stiamo cecando di ripartire, insomma. È stato un fermo di un mese e mezzo che ha rallentato tutto quanto, ma stiamo ripartendo”. Dalle fragole e frutti di bosco di Amatrice ai dolci di Accumoli, dai succhi e marmellate biologiche di Norcia alle mortadelle di Campotosto, dal pecorino dei Sibillini allo zafferano, fino al pecorino amatriciano e alla caciotta solidale realizzata con il latte delle mucche sfollate. “Grazie anche all’aiuto di tutti gli italiani, perché è stata una solidarietà a livello nazionale, abbiamo continuato a collocare il prodotto e a farlo conoscere anche oltre regione”.