“Mi ha svegliato. È stata violenta, ma è durata poco, tre o quattro secondi. Però, noi qui non abbiamo problemi perché l’antisismica ce l’abbiamo da quarant’anni”. Ha colto tutti di sorpresa, ma non ha causato danni il terremoto che ha risvegliato gli abitanti della fascia appenninica reggiano-modenese. La scossa di magnitudo 4 è stata registrata alle 8,21 del mattino, 8 chilometri di profondità, con epicentro Villa Minozzo, a 40 chilometri da Reggio Emilia, ha interessato anche i vicini comuni di Toano, Ligonchio, Castelnovo Monti e Frassinoro ed è stata avvertita fino in Toscana. “Io ho sentito gli animali e i cani abbaiare, un forte boato e un movimento sussultorio. Ho avuto veramente paura, devo ammetterlo”. “Io ero davanti alla chiesa e aspettavo il mio bimbo che andava all’asilo. Mi sono sentito la macchina scuotere e ho pensato che qualcuno mi stesse facendo uno scherzo. Poi non ho visto nessuno”. Il Sindaco di Villa Minozzo, comune di 3.700 abitanti, ha deciso la chiusura di 24 ore delle scuole al fine di effettuare le necessarie verifiche. La ricognizione dei tecnici ha interessato anche le chiese. “Immediatamente sono state evacuate le scuole. I ragazzi sono stati mandati a casa. Sono stati avvisati i genitori. I pulmini li hanno accompagnati a casa. Abbiamo chiuso la scuola con l’ordinanza. I tecnici dopo dieci minuti erano già a controllare tutti gli edifici. Abbiamo ultimato tutte le verifiche, tutti i controlli, però non siamo al momento tranquilli. Questa è una zona sismica, l’Appennino. Qui cento anni fa ci fu un grande terremoto che fece anche dei morti”. Molte chiamate sono arrivate ai centralini di Vigili del fuoco, Forze dell’ordine e Croce Verde. La preoccupazione è alimentata dalle recenti scosse che hanno colpito il centro Italia. “Penso che stia arrivando da laggiù, da dove è venuto il terremoto. Sta facendo il crinale piano piano. Bisogna che ci abituiamo. Arrivano”.