Girasoli e rose sulle due bare bianche di Alessia e Giulia Pisanu, le sorelle di 15 e 17 anni investite e uccise da un treno nella stazione di Riccione, dopo una serata trascorsa in discoteca. E poi palloncini a forma di cuore, applausi e lacrime. La chiesa di Castenaso, in provincia di Bologna, era gremita per i funerali delle due sorelle. Tanti i coetanei, ma anche gli abitanti di una comunità che da subito si è stretta attorno alla famiglia. "Il dolore è enorme, il male sembra aver vinto", ha spiegato il parroco di Castenaso, Don Giancarlo Leonardi, in un passaggio dell'omelia, "Noi oggi, quasi sottovoce, perché ci sentiamo piccolissimi, sussurriamo ad ogni cuore e ad ogni vita, soprattutto a papà Vittorio e a mamma Tania, sussurriamo che il bene è più forte del male. Il dolore lo vivremo insieme, non ci lasceremo sbriciolare", dice Don Giancarlo. La lunga fila di persone che ha reso omaggio alle salme è iniziata di primo mattino, quando ha aperto la camera ardente. Una processione composta e silenziosa, raccolta nel dolore. Una folla di amici e giovanissimi, stretti tra di loro, le grandi foto di Giulia e Alessia sorridenti vicini alle bare bianche, che interrogano tutti sul perché della loro morte assurda, sotto un treno dell'Alta Velocità. Da testimonianze e ricostruzioni di chi ha assistito al dramma, non si è riusciti finora a ricostruire il motivo esatto del perché le due ragazze fossero sui binari. L'ipotesi più accreditata resta quella dell'incidente. La Procura di Rimini non esclude altre piste, ma al momento non figurano nomi nel registro degli indagati.