Si chiama 'Giornata internazionale contro la violenza sulle donne'. Ogni Paese organizza le sue iniziative, ognuno con i suoi dati e la sua situazione sulla violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne. Ogni Paese ha anche il suo modo di contare quello che viene definito come un femminicidio e che non riguarda tutti gli omicidi di donne. E infatti l'ultimo confronto che si può fare in tema di femminicidi è su dati non aggiornati. Questi sono dati Eurostat che risalgono al 2020: tra i Paesi peggiori quasi tutti quelli dell'Est Europa, ma anche la Germania che registra dei numeri molto più elevati di quelli di Francia, Italia e Spagna. I dati Eurostat nel corso del tempo non hanno registrato tendenze particolarmente interessanti, ma intanto la Spagna da settembre è il primo Paese al mondo ad avere statistiche ufficiali sui femminicidi, con un conteggio che non si limita a quello che spesso avviene per mano di un partner o ex ma considera tutti quegli omicidi che hanno una componente di genere. Negli altri Paesi, invece, i dati sono perlopiù incompleti o non aggiornati, così come accade a livello europeo. È lo stesso Istituto UE per la tutela della parità di genere a sottolineare il fatto che ci sia bisogno di un significato comune di quello che conta come un femminicidio. Perché, sottolinea, ai femminicidi bisogna dargli un nome per poterli contare e per poterli fermare.