Strage di Erba, Azouz Marzouk chiede revisione del processo

12 apr 2019
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“So chi ha ucciso mia moglie e mio figlio”. A parlare è Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna, e padre del piccolo Youssef, uccisi nella cosiddetta Strage di Erba, l'11 dicembre del 2006. Con loro morirono anche la suocera di Azouz, Paola Galli e la vicina di casa, Valeria Cherubini. Nella colluttazione rimase gravemente ferito e divenne il principale testimone, Mario Frigerio, che morì anni dopo. Per il quadruplo omicidio sono stati condannati, in via definitiva all'ergastolo, Rosa Bazzi e Olindo Romano in un primo momento rei confessi anche se poi avevano ritrattato la loro posizione. “Adesso so chi ha ucciso mia moglie e mio figlio, è una persona che conosco Rosa e Olindo non c'entrano”. Azouz Marzouk, chiede ora la revisione del processo. “Sono convinto - dice il tunisino - che esiste un'altra storia e anche le carte dicono chi è stato. La pista della ‘ndrangheta non c'entra niente”. Secondo Marzouk i veri responsabili sono entrati a processo da testimoni. Il tunisino ha presentato, tramite il suo legale, formale richiesta di revisione del processo per frode processuale. Il suo avvocato contesta in particolare la genuinità della confessione di Olindo e Rosa, sarebbero troppi gli errori, a suo dire, contenuti nelle confessioni rispetto a quanto emerso in seguito. La stessa difesa dei coniugi Romano è al lavoro da tempo per una richiesta di revisione del verdetto e per questo ha chiesto, nei mesi scorsi, l'accesso dei reperti mai analizzati sulla scena del delitto: un accendino, un mazzo di chiavi e dei peli ritrovati nell'appartamento. “Molti accertamenti non sono stati fatti” sostiene Azouz. “Nei verbali” sostiene ancora il tunisino “ci sono troppe contraddizioni ad esempio, lo schizzo di sangue di Raffaella sull'interno della porta d'ingresso di casa mia e questo significa che Raffaella è stata colpita dentro casa, non fuori, quindi gli assassini erano già dentro casa mia. Dopodiché sono fuggiti passando dal terrazzo di casa della stessa Cherubini, visto che non potevano uscire dalle scale”. Questa è l'ipotesi di Azouz Marzouk. Ad incastrare Olindo e Rosa fu principalmente Mario Frigerio, testimone oculare della strage, che rimase gravemente ferito.

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