Era l’unico maggiorenne del gruppo e quella notte era il capobranco. Lui, Butungu, il ventenne congolese che il 26 agosto sulla spiaggia di Miramare stuprò, rapinò e picchiò una coppia di ragazzi polacchi in vacanza a Rimini, e poco più tardi una prostituta trans peruviana. Il pm aveva chiesto una pena di 14 anni e 2 mesi, se non fosse stata riconosciuta la continuità tra i diversi reati, dodici, commessi tutti in poche ore. Ma i giudici sono andati oltre: gli hanno dato 16 anni, dopo un processo per direttissima, con il rito abbreviato, che gli ha permesso uno sconto di un terzo della pena, che non ha comunque evitato una condanna pesante allo stupratore di Rimini. È la prima sentenza per un componente del branco, perché quella notte Butungu non era solo. C’erano due fratelli marocchini di 15 e 16 anni e un terzo complice, un diciassettenne nigeriano. È stato anche grazie alle loro confessioni e ai loro racconti che gli investigatori sono arrivati a lui, al capobranco che il 12 agosto, cioè prima dello stupro di Rimini, aveva violentato anche una turista milanese e rapinato il suo compagno. Per Butungu la condanna. Per gli altri suoi tre complici più giovani, la procura per i minorenni ha chiuso le indagini e ora va verso un processo con giudizio immediato.