Summit Roma, 100 telecamere in più contro violenti

20 mar 2017
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Il conto alla rovescia è partito. Il banco di prova, il prossimo sabato, con 40 capi di Stato e di Governo nella Capitale, per la celebrazione del Sessantesimo anniversario dei Trattati, punto di partenza dell’Europa, così come la conosciamo, e migliaia di persone per le strade. Sono previsti quattro cortei e due sit-in. All’allerta terrorismo si somma il timore di assistere a scene già viste, a causa di infiltrati provenienti anche da altri Paesi, Francia, Germania e Grecia in testa. Gli ultimi dettagli del dispositivo di sicurezza sono messi a punto in queste ore: almeno 3.000 gli uomini delle forze dell’ordine in campo, e cento telecamere della polizia scientifica in più, attive già da giovedì, in funzione preventiva, per rendere più semplice l’identificazione dei responsabili di eventuali violenze. La loro postazione in punti strategici a partire dalle aree protette del centro. Quella blu, attorno al Campidoglio, dove si svolgerà la cerimonia, chiusa anche ai pedoni già a partire dalla mezzanotte e trenta di sabato, e quella verde, attorno al Quirinale, con divieti attivi dalle 7 della stessa giornata. Chi il prossimo fine settimana intende visitare il Colosseo dovrà rimandare. Sarà chiuso per ragioni di sicurezza, per lo stesso motivo: solo sabato saranno off-limits anche Foro Romano, Palatino e Domus Aurea. A preoccupare di più è il corteo dei Movimenti riuniti nella piattaforma euro stop, il cui slogan è “no euro, no UE, no nato”, che il 25 marzo alle 14 partirà da porta San Paolo diretto a Bocca della Verità. Si muoverà quasi in contemporanea con un altro, quello delle destre del cosiddetto polo sovranista, che dalle 15 andrà dall’Esquilino ai Fori Imperiali. Alla stessa ora è previsto il sit-in del Partito comunista in piazzale Tiburtino. Se il pomeriggio sarà complicato, la mattinata non sarà meno impegnativa, con i cortei del Movimento federalista europeo e di Nostra Europa e la manifestazione di Fratelli d’Italia all’Auditorium Angelicum. La questura ha proibito l’uso di caschi e passamontagna e il trasporto di materiale esplosivo, come per il Giubileo straordinario. Inoltre, la Capitale sarà interessata da una no fly zone.

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