Qui c'erano i forni e le caldaie, servivano a scaldare l'acqua e gli ambienti delle Terme di Caracalla. Dopo un anno di restauri, per la prima volta apre al pubblico una parte dei sotterranei finora inaccessibile ai visitatori. “Qui veniva depositata la legna che poi veniva bruciata nel forno, un forno acceso 24 ore su 24”. “Vedi la storia, vedi le persone che camminano, gli schiavi che corrono, che portano la legna. Senti il calore. Lì adesso è molto umido, ma in realtà era molto, molto caldo. Insomma, riesci a ricostruire uno spaccato della vita di grandi terme imperiali come solo le Terme di Caracalla possono fare”. Il nuovo percorso sotterraneo aperto al pubblico ospiterà fino al 29 settembre la mostra “Il segreto del tempo” di Fabrizio Plessi, tra i protagonisti della videoarte internazionale. “Gli elementi su cui Fabrizio Plessi, che è l'anticipatore mondiale della videoarte, gioca la sua poetica sono gli elementi primari della natura, il fuoco, l'acqua, il vento, proprio quegli elementi che caratterizzano questo luogo infernale dei sotterranei di Caracalla, in cui per tenere caldo tutto il calidarium e tutto il resto della struttura lavoravano in condizioni incredibili migliaia di schiavi per alimentare questi forni”. “Il dialogo con l'archeologia e il mondo antico hanno rappresentato per l'artista emiliano un riferimento costante nella sua opera”. “Per permettere ai romani di viver bene sopra, c'erano gli schiavi che lavoravano sotto, e il sopra e il sotto sono sempre delle contraddizioni apparenti con cui io lavoro”.