Quattro mesi, una malattia incurabile. Niente genitori. Un lettino in terapia intensiva neonatale. La solidarietà di Torino, del Paese intero. Tutti si dicono disponibili ad adottare Giovannino, così lo chiamano affettuosamente i medici e gli infermieri dell'Ospedale Sant'Anna. È malato di Ittiosi Arlecchino, l'epidermide si spacca in grandi falde, come i rombi del costume di Arlecchino. Basta niente, un respiro, una lesione. Il rischio di infezione è altissimo. Normalmente le aspettative di vita sono bassissime. E invece. Invece Giovannino sta bene. In 16 settimane è passato da 3 a 5 Kg, ha iniziato a lallare, si dice, come sa qualunque genitore che ci sia passato. Ama la musica e le coccole, cresce come tutti i bimbi. Solo la sua pelle deve essere trattata con unguenti specifici almeno tre volte al giorno. Le strutture che accolgono bimbi abbandonati non hanno gli strumenti per garantirgli le cure necessarie e il centralino del Sant'Anna è diventato bollente. Sono chiamate di persone che da tutta Italia offrono aiuto e chiedono di adottarlo. I genitori lui ce li ha, ma loro non se la sono sentita di farsi carico di un'esistenza diversa, tanto complicata. Lo hanno lasciato lì, nel suo lettino, e lui ha deciso di lottare.