"Qui non c'è il distanziamento, ci sono degli orari di punta in cui è pienissima, quando piove non ne parliamo perché ovviamente sono più gettonati, quindi si potrebbe fare di più". Tutti a scuola, da lunedì, ripartire significa muoversi da una parte all'altra di una metropoli orientata non fermarsi mai. Ed è così che l'apprensione va ai mezzi di trasporto, la metropolitana di Milano durante la settimana di zona arancione è stata occupata al 35%, secondo i dati forniti dall'ATM. Lo è stata al 29 durante la zona rossa. Il pericolo sta nelle ondate che si credono in alcuni orari, così come gli studenti testimoniano. "Speravo che con le scuole chiuse ci fosse meno gente, ma ad esempio stamattina l'ho presa alle otto, otto e mezza, strapiena". "È pieno e non ci sono regole, il distanziamento non esiste, sugl'autobus. Però comunque cioè, si va avanti con le mascherine e tutto". "Cerco appunto di non andare nel momento in cui si spostano i lavoratori, quindi soprattutto la mattina". In settimana le aziende dei trasporti e le istituzioni discuteranno un piano, si ipotizza uno scaglionamento delle entrate a scuola. All'arrivo dei treni in stazioni come questa, crocevia essenziale per il traffico dei pendolari, segue la discesa in metropolitana. Momenti di assembramento inevitabili anche in giorni come questo, in cui Trenord, calcola un 45% di posti occupati, il limite previsto è del 50, ma la didattica riprende al 100. "Pur non tornando i conti, essendoci ancora gente smart working, essendo che i treni sono stati potenziati, alla fine riusciremo a trasportare tutti in sicurezza. Facciamo anche un sentito appello a tutti coloro che possono evitare l'ora di punta e possono prendere treni eventualmente dopo".