Un'odissea lunga un giorno per decine di migliaia di passeggeri, lunghissime attese al caldo in stazione, decine di cancellazioni e ritardi fino a 4 ore. È l'Italia dell'alta velocità, spezzata in due da un incendio che i magistrati ritengono doloso. Inizia tutto alle 5:00 del mattino, quando nei pressi di Firenze, tra Rovezzano e Campo Marte, prendono fuoco i cavi elettrici di una cabina di smistamento. Tre roghi diversi che paralizzano l'intero sistema dell'alta velocità e non solo. La circolazione riprende a pieno regime solo alle 9:00, ma ormai il danno è fatto. Le cancellazioni diventano inevitabili, i ritardi incolmabili, in media 3 ore in alcuni casi sulle linee Roma - Milano e Milano - Torino addirittura 4 ore. Tra i viaggiatori diretti a Milano anche decine di magistrati, che si erano messi in viaggio da tutt'Italia per dare l'ultimo saluto al collega Francesco Saverio Borrelli. “Abbiamo un ritardo di 120 minuti” “Dove andate?” “A Firenze”. “Pensa di partire in orario?” “No, assolutamente”. “Che ritardo è annunciato?” “120 minuti” “Per andare dove?” “A Firenze”. Una delle piste degli inquirenti è che l'attentato abbia qualche collegamento con il processo di Firenze contro 28 giovani anarchici. Per ora nessuna vera e propria rivendicazione, ma frasi che compaiono su diversi noti siti anarchici. “Sarà stato un caso, una coincidenza, una vile provocazione?”, si legge sul sito, oppure più semplicemente ed umanamente: “È un gesto d’amore e di rabbia?”. E ancora su un altro sito: “Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel vedere come sia sufficiente accendersi una sigaretta in aperta campagna sotto la luna, per mandare in tilt questo gigante dai piedi d’argilla”. Materiale interessante, su cui la Magistratura dovrà fare chiarezza nei prossimi giorni.