É stata fissata al 12 ottobre la data di inizio del processo per l'incidente del treno regionale Cremona Milano che il 25 gennaio del 2018 deragliò all'altezza di Pioltello. Dieci persone sono state rinviate a giudizio fra queste Maurizio Gentile, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e attuale Commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25. Oltre a lui ci sono altri imputati tra dirigenti, dipendenti e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Le accuse sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni e violazione delle normative sulla sicurezza. Per la procura di Milano il disastro ferroviario si sarebbe potuto evitare se solo fossero state prese in seria considerazione le segnalazioni degli addetti alla manutenzione. Il deragliamento sarebbe stato causato da una lunga serie di omissioni nella sicurezza, che avevano il solo fine di portare un vantaggio economico per la società RFI, scrivono I magistrati. Dalla corposa relazione dei consulenti della procura è emerso, infatti, che l'incidente fu causato dal cedimento di un pezzo di rotaia lungo 23 cm: quella piccola parte del binario, il cosiddetto "punto zero" avrebbe provocato il deragliamento a causa della scarsa manutenzione. Era il 25 gennaio del 2018: alle 6:57 circa il treno 10452 di Trenord partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi, subito dopo aver oltrepassato la stazione di Pioltello-Limito a una velocità di circa 140 chilometri orari deragliò: tre vagoni uscirono dai binari, avanzarono per un breve tratto prima di andare a schiantarsi contro due pali della linea elettrica. Tre donne persero la vita Ida Milesi, Pierangela Tadini e Alessandra Giuseppina Pirri. Decine e decine furono i feriti, a bordo c'erano oltre 350 pendolari.