Nessuna delle questioni promosse dalla Regione Veneto è fondata. L’obbligo dei vaccini è legittimo. La Consulta ha messo un punto fermo dopo la bocciatura del Consiglio di Stato che, di fatto, aveva confermato l’obbligo già dall’anno scolastico in corso. Per il giudice della Corte costituzionale deve essere il legislatore nazionale, così come ha fatto il 7 giugno, a legiferare e a decidere in materia, per tutelare – si legge nella sentenza – la salute individuale e collettiva, fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. Così i più piccoli non vaccinati non entreranno in aula fino alla scuola dell’obbligo, quando saranno inseriti in classi con alte percentuali di compagni vaccinati, e questo fino al compimento dei 16 anni. Restano legittime anche le sanzioni amministrative pecuniarie già ridotte con la legge di conversione a 500 euro l’anno, precedute da incontri con famiglie per cercare di favorire un’adesione consapevole al piano vaccinale, che resta quello garantito dallo Stato con i livelli essenziali di assistenza. Questo – si legge nel dispositivo – alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo nelle coperture vaccinali.