Archiviati i distinguo delle regioni sull'uso del mix di vaccini per la seconda dose, si guarda all'auspicata immunità di settembre con un primo e importante risultato già in tasca. Il 50% della platea vaccinabile nel nostro Paese ha già ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid. Che la campagna vaccinale stesse ormai da tempo correndo, d'altra parte, lo dimostra l'andamento degli ultimi due mesi del numero di persone vaccinate con almeno una dose, che vede l'Italia davanti a Germania, Spagna e Francia. Un numero che cresce di giorno in giorno e che ha raggiunto ormai 29,7 milioni di Italiani immunizzati con la prima somministrazione. L'obiettivo di vaccinare l'80% della platea vaccinabile entro fine settembre è ancora a portata di mano, assicura il Generale Figliuolo, che conferma entro lo stesso periodo l'arrivo di 54,5 milioni di dosi. Il tentativo inoltre, precisa il Generale, è di anticipare le prossime consegne di Pfizer e Moderna, necessarie a maggior ragione alla luce del via libera del Ministero della Salute al mix di vaccini per la seconda dose, da somministrare a chi, pur avendo meno di 60 anni, ha ricevuto la prima con AstraZeneca. Le regioni ormai sono tutte allineate all'indicazione, sebbene la Lombardia invochi un parere dell'EMA sulla vaccinazione eterologa e la Campania, adeguatasi anche lei dopo i contrasti dei giorni scorsi, auspichi la fine del caos comunicativo. AIFA e Comitato Tecnico Scientifico intanto rassicurano: gli studi eseguiti confermano che il mix di vaccini è più potente a parità di sicurezza. D'altra parte, prima che in Italia, il via libera alla somministrazione di due diversi tipi di preparati anti Covid era stato approvato in Germania, in Francia, Svezia Canada, Norvegia e Finlandia.