Per poter vaccinare contro il Covid-19 i farmacisti dovranno seguire un apposito corso di abilitazione organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità. Questa è una delle modalità operative contenute nell'accordo quadro firmato da Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm. Le regole poi sono stringenti. Saranno esclusi dalla vaccinazione in farmacia i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi. Il vaccino potrà essere somministrato esclusivamente previa acquisizione del consenso informato, attraverso la compilazione della scheda per la valutazione dell'idoneità o meno del soggetto a sottoporsi alla vaccinazione e spetterà alle aziende sanitarie locali la distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna. Alle farmacie secondo l'accordo verranno riconosciuti 6 euro per ogni inoculazione. L'adesione da parte del farmacista è su base volontaria. Dopo la vaccinazione il soggetto dovrà rimanere in un'area di monitoraggio della farmacia per 15 minuti. Il farmacista sorveglierà e fornirà un supporto di emergenza in caso di reazione anafilattica, di comparsa di orticaria, di problemi respiratori ed emodinamici dovuti alla vaccinazione, avvisando immediatamente il 118 in caso di necessità. Inoltre, se necessario, in caso di grave anafilassi con pericolo di vita, il farmacista somministrà adrenalina intramuscolo ripetendo la somministrazione dopo 5 minuti. I dati relativi alla vaccinazione verranno inseriti nel sistema informatico ed il farmacista fornirà al cittadino un'attestazione. Il protocollo definisce anche le caratteristiche relative alle farmacie: accesso regolamentato, mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione, un ambiente dedicato alla vaccinazione o comunque separato dal locale di vendita. Inoltre dotazione di frigoriferi per la conservazione dei vaccini.