Vaccino fragili Toscana,malati oncologici in attesa

30 mar 2021
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"Nel '98 ho avuto il primo carcinoma a una tuba, nel 2012 è stato scoperto un carcinoma al seno, nel 2015 una secondarietà al fegato. Il cuore ha avuto dei problemi. 2017 un melanoma a dicembre del 2020, adenocarcinoma all'intestino". Non è forse la signora Maria 65 anni una paziente vulnerabile, il servizio sanitario nazionale la sta curando da molti anni egregiamente, ma per la vaccinazione al Covid-19 le sono passati davanti in troppi. In una prima fase si è pensato ai molti, forse non tutti indispensabili lavoratori dell'emergenza urgenza. Anche lei era sul portale della Regione Toscana martedì scorso, quando le 15 mila dosi di Moderna destinate ai fragili si sono volatilizzate. 60 mila persone che hanno alti fattori di rischio, sono rimaste senza una data e senza un orizzonte perché i 35 mila vaccini Moderna che dovevano arrivare entro il 29 marzo non si sa quando saranno consegnati. Al centro di riabilitazione oncologica, retto dal sistema pubblico e della Lega Italiana Lotta Tumori, si seguono i pazienti da tutti i punti di vista, fisici e psicologici. "C'è una urgenza di sentirsi un po' più tutelati e l'incertezza dei punti di riferimento sicuramente li rende più vulnerabili anche emotivamente".

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