Quella che è stata chiamata la terza ondata, diciamo, quest'incremento che è stato registrato a marzo, rispetto a quella che era la seconda ondata, cioè l'epidemia... cioè l'ondata ad ottobre, dopo l'estate, di fatto è stata molto più contenuta. Quindi se effettivamente questo ingresso di varianti che tutti hanno definito, anche poi dimostratamente, più contagiose, più aggressive, in realtà ha provocato una terza ondata di dimensioni molto più contenute, rispetto a quello che era successo ad ottobre. Secondo me questo è successo non perché noi siamo stati in grado di arginare la variante, che manco c'eravamo accorti che era già entrata, però, semplicemente, perché le contromisure empiriche delle chiusure a scacchiera, in qualche modo hanno funzionato, cioè rendere rossa una zona in cui erano aumentati i casi ha fatto in modo, che pure senza arrivare ai limiti della paralisi completa che abbiamo sperimentato a marzo del 2020, in qualche modo argina un po' i contagi e siamo riusciti a tenerla a bada. Adesso in tutto il resto d'Europa, dove non sono riusciti a vaccinare o a fare altro, hanno un numero di casi molto maggiore.