Ritardi annunciati da Pfizer rallentano il piano vaccinale italiano. Da questa settimana avremo il 20% di fiale in meno avverte il commissario straordinario Arcuri, finora sono stati fatti oltre centomila richiami. Da oggi la priorità sarà data proprio alle seconde dosi, annuncia il viceministro alla salute Sileri che a malincuore ammette, le vaccinazioni degli over 80 slitteranno di un mese per gli altri se ne parla tra 6, 8 settimane. Per tutta la giornata si sono rincorse prese di posizione allarmanti o rassicuranti. La Pfizer assicura che dalla prossima settimana la fornitura del vaccino da parte dell'azienda tornerà a regime e ancora dall' 8 al 18 gennaio sono state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione. Poi c'è stata la riduzione a causa del riadattamento del sito produttivo belga di Puurs, adattamento necessario per aumentare la produttività e la cui regolarità deve ottenere l'autorizzazione dell'Ema. Inoltre, precisa il colosso farmaceutico, quando il Governo ha deciso di somministrare sei dosi anziché cinque dalla stessa fiala, la Pfizer era ridotto il numero delle fiale, ma non il numero delle dosi previste che resta lo stesso. In poche parole, sostiene Pfizer, il conteggio delle dosi non è il conteggio delle fiale. Le rassicurazioni non frenano ipotesi di azioni legali da parte dell'Italia che però potrebbero sortire l'effetto opposto. Quanto al vaccino della britannica AstraZeneca in attesa del via libera di fine mese da parte dell'Ema non ci sono commenti riguardo la riduzione delle forniture. Giorni fa era stata la stessa AstraZeneca a confermare un taglio alla produzione del 60% che per l'Italia significa passare da 8 milioni a 3,4 milioni di dosi nel primo trimestre.