L'identificazione precoce e l'isolamento dei casi di Vaiolo delle scimmie sono tra le misure raccomandate da OMS e dall'ECDC, il Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. La situazione è complessa ma per l'Organizzazione Mondiale della Sanità è possibile contenere la trasmissione nei paesi in cui la malattia non è endemica. Certo ci sono ancora diversi punti da chiarire, capire ad esempio, se il virus abbia subito una mutazione. La risposta potrà arrivare solo dall'analisi della sequenza genetica, una prima è stata ottenuta da un gruppo di ricerca in Portogallo da cui emerge che il ceppo virale che sta circolando è quello dell'Africa occidentale, meno aggressivo rispetto al secondo ceppo conosciuto, originario dell'Africa centrale. Infatti la maggior parte dei contagi in Europa presenta sintomi di malattia lievi, dice l'ECDC che insieme con l'EMA, l'Agenzia Europea per i Medicinali, è al lavoro per garantire disponibilità di vaccini e farmaci. E c'è un'altra notizia confortante, gli over 50 sembrano essere protetti dal vaccino antivaiolo fatto da bambini. Non per questo però si smette di studiare il virus cercando eventuale innesti tra i casi finora noti. Al momento un elemento ricorrente sembra essere una vacanza alle Canarie, dove nella prima metà di maggio, sarebbe stato organizzato un evento molto affollato a Maspalomas. E sembra legato alle Canarie anche il quarto caso italiano, un uomo di 32 anni ricoverato ad Arezzo. Intanto si lavora ad eventuali strategie sanitarie. L'OMS prepara un confronto sul virus per la prossima settimana.