Vinitaly, fino a 10 aprile Verona capitale mondiale del vino

07 apr 2019
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Si differenziano per colore, origine e consistenze, ma valgono tutte una vera e propria fortuna. Sono le terre italiane del vino, esposte da Coldiretti al 53° Vinitaly di Verona, i vigneti che producono le eccellenze italiane apprezzate in tutto il mondo, Brunello, Prosecco, Barolo, con prezzi che possono toccare i 2,5 milioni di euro ad ettaro, una cifra superiore a quella necessaria per l'acquisto di una piccola isola caraibica. Il valore dei nostri vigneti è veramente molto alto, partiamo da diversi milioni di euro in Barolo per arrivare al Chianti, ma anche al Prosecco. Ma alla base di tutto questo c'è sicuramente la terra, la terra è quella che dà la biodiversità italiana, la biodiversità dei vigneti. Noi abbiamo 405 vini DOC e DOCG, quindi molto di più dei cugini francesi e qua, in questa esposizione, vogliamo portare proprio la terra da dove arriva questo prestigio dei nostri vini. Clima, tipologie e varietà di terreni rappresentano il mix vincente del patrimonio vitivinicolo nazionale. Il consumo di vino italiano è in costante aumento. Il mercato interno ha un valore al consumo pari a 14,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda l'export, l’Italia tallona la Francia come produttore ed esportatore mondiale di vino. L’obiettivo per i prossimi anni è quello di conquistare il mercato orientale, oggi dominato per il 50% proprio dai francesi. Premesso che l’Italia è arrivata molto più tardi rispetto ai nostri colleghi francesi, noi credo abbiamo anche un problema nel modo in cui facciamo promozione. Noi siamo molto divisi, mentre i francesi fanno promozione sotto un unico cappello. Questo lo abbiamo ribadito anche oggi alle nostre autorità politiche, al Ministro Centinaio. Son partiti anche prima di noi per certi versi, pensi al fenomeno dello champagne, noi adesso però li abbiamo superati. 540 milioni di bottiglie di Prosecco, quindi di bollicine venete, ancora una volta a dimostrare che tutti i mercati hanno una bottiglia di vino veneto, che se non è Prosecco sarà l’Amarone piuttosto che il Soave o altri vini, ma noi ci siamo. 4600 espositori provenienti da 35 Paesi al 53° Vinitaly, il più grande di sempre. Fino al 10 aprile Verona sarà la capitale mondiale del vino.

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