Violenza di gruppo, non un rapporto consenziente come da linea difensiva. È arrivata la condanna a 6 anni, più le pene accessorie, per Manolo Portanova, anni 23, centrocampista del Genoa. Stessa condanna per lo zio, quasi coetaneo, e rinvio a giudizio per un loro amico ma anche un altro minorenne coinvolto. Nel maggio del 2021 il calciatore era ad una festa in una casa nel centro di Siena. Invita una ragazza di 22 anni, i due si sentono da un paio di settimane, si appartano ma alla fine in camera si ritrovano in cinque. Il gruppo abusa della donna con tanto di video e foto. Per la vittima, che ha rifiutato un'offerta in denaro per danni morali di poche decine di migliaia di euro, il dispositivo prevede una provvisionale di 100 mila euro, 20 mila euro per la mamma e 10 per l'associazione che si era costituita parte civile: Donna Chiama Donna. "Spero che costituisca per gli imputati un punto di ripartenza. Una presa di coscienza della gravità di certi comportamenti, dei danni che fanno, e che da questo ripartano con maggior consapevolezza, con maggior serietà e rispetto per dei rapporti personali e soprattutto tra uomo e donna più rispettosi". A fine udienza Manolo Portanova, accompagnato da tutta la famiglia, anche il papà è stato un giocatore di serie A, lascia amareggiato il tribunale per una condanna che è un macigno per il suo futuro, anche di calciatore.