Dopo i like inconsapevoli dei primi giorni, da ieri il post Facebook nel quale l'8 gennaio Rosa Vespa annunciava la nascita di suo figlio Hansel, riceve solo commenti pesanti ed offensivi. La storia di Sofia del resto, la bambina di appena un giorno di vita che questa 53enne aveva portato via martedì pomeriggio dalla clinica del Sacro Cuore di Cosenza, poi ritrovata dalla polizia e restituita ai suoi genitori, continua a suscitare emozione ed incredulità, anche perché con il passare delle ore, la vicenda si arricchisce di nuovi retroscena su quello che è stato il piano di Rosa Vespa, dalla gravidanza simulata con amici e parenti, all'annuncio della finta nascita di un maschietto, fino ad arrivare al rapimento di un neonato scelto a caso, poco importa fosse una femminuccia. Una storia che la donna sarà chiamata a chiarire meglio domani durante l'interrogatorio di garanzia in carcere, cui sarà sottoposto anche suo marito, il senegalese Aqua Moses, che secondo quanto finora emerso, non poteva non essere al corrente, come sostiene qualche parente, del piano architettato dalla moglie ma gli inquirenti vogliono chiarire anche un altro aspetto della vicenda, la facilità con la quale Rosa Vespa è riuscita a muoversi, fingendosi infermiera all'interno della clinica. A chiedere che si faccia luce su questo aspetto sono, tra l'altro, i familiari di Sofia, comprensibilmente ancora scossi che sperano già da oggi di poter portare a casa la bambina con la sua mamma.