Il sole di primavera illumina le piste ancora bianche di Sestriere, il comune più alto d'Italia, con i suoi 2035 metri. I più intrepidi sciano anche in maniche corte, d'altronde a mezzogiorno qui il termometro segna 16°, ma la temperatura non ha influito troppo sulla tenuta delle piste. "Si scia benissimo, guarda, stamattina ancora c'erano delle piste veramente bellissime su tutti i versanti, anche nelle altre località della Vialattea. E credo veramente che tutto l'insieme, anche la neve prodotta, dà una garanzia di continuità maggiore". E quest'anno la continuità c'è stata con una stagione lunghissima, cominciata a inizio dicembre. Sui 400 chilometri di piste delle Montagne Olimpiche, grazie al clima propizio e alla Pasqua alta di quest'anno, si scierà fino alla prossima settimana. Fine della stagione sciistica è dunque tempo di bilanci per il settore della montagna. "Sicuramente un bilancio positivo. Innanzitutto per i grandi eventi che hanno caratterizzato la stagione Coppa del Mondo Special Olympic e per il numero di turisti che ci hanno frequentato la quota, la neve è arrivata prima grazie ai cannoni, poi grazie al cielo, hanno contribuito a rendere una stagione sicuramente buona". Buona, ma tutt'altro che semplice dal punto di vista della gestione della neve che è vitale per l'economia della montagna. "E' stata una stagione discreta anche se non facile, perché purtroppo le nevicate che ci sono state non sono state idonee o molto idonee per preparare le piste. Quindi abbiamo dovuto lavorare molto. C'è stata neve ma è mancata la nevicata importante, nel mese di dicembre, quella che ci permette di preparare adeguatamente tutte le piste. Poi le nevicatine di 10 e 15 centimetri sono molto importanti, ma sono importanti sopra la nevicata vera".