E' di pochi giorni fa la notizia, la storia, di una ragazzina che a Roma ridotta in schiavitù ha denunciato i genitori che le impedivano di andare a scuola e la obbligavano invece, a chiedere l'elemosina. Storia che è emblema degli abusi, violenze, discriminazioni, commesse nei confronti dei minori. Un fenomeno ancora invisibile agli occhi non solo in Paesi lontani, ma anche qui anche in Italia. "Dal 2021 abbiamo registrato oltre 6000 casi di reati a danno dei minorenni, e nello specifico il reato di maltrattamento in famiglia è salito del 5% rispetto al precedente anno. Ricordiamo anche che sono oltre 77 mila i minori ad essere nel 2018 presi in carico dai nostri servizi sociali, perché già vittima di una o più forme di maltrattamento". Numeri che però sono soltanto l'emerso, perché al di sotto c'è un mondo non denunciato di disagi. "Sono in aumento i reati che riguardano l'abuso dei mezzi di educazione. La violenza sessuale, aggravata perchè compiuta in istituti di educazione. Ecco, riflettiamo su questi dati e cerchiamo di togliere un velo ad una sorta di omertà. Al non vedere ciò che non si vuole vedere". Dati che confermano l'urgenza di intervento in termini di prevenzione e contrasto. "Soprattutto la rete sanitaria è la frontiera che può intercettare dei segnali, riconoscendoli anche tecnicamente per quello che sono. Per cui una diagnosi di maltrattamento che può avere delle forme davvero molto varie è importante saperla fare e farla in modo tempestivo" La campagna di sensibilizzazione nasce quindi dall'esigenza di squarciare il velo sugli abusi, di spingere chi sà, a parlare un messaggio forte, diretto all'opinione pubblica e alle istituzioni su quella che è una vera e propria emergenza.