Il nostro istituto, oltre a essere un grande ospedale di malattie infettive, in questo momento centro Covid dedicato, è anche un istituto di ricerca. Noi siamo convinti più che mai che in una malattia nuova come questa, l'approccio alle cure debba essere un approccio vincolato ai protocolli di studio, sia per capire esattamente quali farmaci funzionano e in che condizioni funzionano, sia per avere accesso attraverso protocolli internazionali a nuovi farmaci e a farmaci sperimentali. Questo tipo di strategia che noi stiamo applicando fin dall'inizio nel nostro istituto in clinica intendiamo riversarla sul territorio. Forti di questo rapporto molto stretto con il territorio, per portare a livello del domicilio, quindi dei medici di medicina generale, questo tipo di competenza. Si dice, si sa, che la terapia antivirale funziona probabilmente meglio nelle fasi iniziali. L'obiettivo è quello di portare in casa delle persone che hanno una malattia sintomatica un approccio sperimentale, un approccio di studio, anche grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale. Credo che sia una chiave importante per legare la ricerca di un istituto come il nostro al territorio e per poter fornire ai cittadini un servizio più ritagliato su quelli che sono i bisogni e per tenere fuori dall'ospedale il più possibile le persone, attraverso un intervento precoce che si è dimostrato essere una delle strategie vincenti in questa patologia.