Siamo con il Direttore Sanitario del Policlinico. Avete appena diramato il bollettino. Quali sono le condizioni di Zanardi? Il bollettino di oggi conferma la situazione di stabilità che abbiamo già dichiarato ieri, pertanto la situazione cardiorespiratoria e metabolica è stabile. Il quadro neurologico è sempre molto grave, di conseguenza dobbiamo attendere, avere pazienza, poi nelle prossime ore, nelle prossime giornate, l'equipe multidisciplinare che lo ha in carico deciderà i percorsi diagnostico terapeutici del caso. Qual è, se c'è, una nota positiva di questi tre giorni? Innanzitutto c'è da dire che Zanardi è giunto all'osservazione dei colleghi del pronto soccorso del trauma team e successivamente del nostro neurochirurgo in gravissime condizioni. Quindi il fatto che ci sia una stabilità dei parametri che abbiamo prima detto è fatto sicuramente positivo. Chiaramente sappiamo che in queste situazioni in terapia intensiva le situazioni sono dinamiche, di conseguenza i miglioramenti sono sempre piccoli, i peggioramenti possono essere repentini, anche molto brutti. Di conseguenza noi ci auguriamo che ovviamente ci sia sempre un percorso progressivo di miglioramento. Quanto aiuta, ha aiutato, la sua tempra da sportivo? Gli sportivi sappiamo che, sia a livello amatoriale che a livello professionistico, hanno un grande allenamento, di conseguenza questo aiuta ciascuno di noi, essendo allenato, ad affrontare le situazioni difficili e quindi anche in questa situazione è sicuramente un fatto positivo. Un'ultima cosa. C'è in questi casi una tempistica una settimana, dieci giorni, c'è un limite di tempo entro il quale bisogna provare a svegliare il paziente? Sono situazioni dinamiche. Il quadro coinvolto, appunto più grave, è quello neurologico e per questo bisogna sempre avere pazienza. Possono essere giorni, può essere una settimana, non siamo in grado di dirlo. Adesso dobbiamo fare giorno per giorno, e capire come evolve la situazione.