Transizione energetica ed economia circolare. Sono questi i due pilastri su cui si fonda la strategia di A2A che ha presentato un aggiornamento del piano strategico 2024-2035 con investimenti complessivi pari a 22 miliardi di euro. "Beh una chiusura 2024 molto forte 800 milioni di utili superati, diciamo record storico confermano che il piano industriale generale del 21 sta portando i risultati che ci immaginavamo poi un po' di vento in poppa legato a produzione idroelettriche quest'anno superiore alle medie, che hanno compensato il calo del 2022 e prezzi del 2023 che hanno generato diciamo effetto nel 2024, non per i cittadini ma per noi si". Buona parte di questi utili resteranno in azienda per spingere gli investimenti e quindi la crescita. Positivi i riflessi anche sui dividendi che cresceranno più di quanto previsto dal vecchio piano industriale. Il piano strategico presentato dall'Amministratore Delegato Renato Mazzoncini fa proprie le ricette proposte da Mario Draghi per l'Europa come una maggiore autonomia energetica ed una maggiore autonomia sulle materie prime per il Vecchio Continente, su queste linee strategiche A2A prevede investimenti solo per quest'anno pari a 2,8 miliardi di euro. Tra i tanti progetti prende quota anche il piano d'azionariato diffuso al fine di rendere tutti i dipendenti azionisti del gruppo. Si comincerà con un piano di cessione gratuita da parte di A2A per poi lasciare i dipendenti liberi di investire nel gruppo.