Il futuro di Alitalia è tutto nel nuovo decreto, già in vigore, col quale il Governo stacca un altro assegno. 400 milioni, che sommati ai 900 dati alla compagnia aerea in crisi dal maggio del 2017, portano a quota 1,3 miliardi i soldi pubblici spesi da quando è in amministrazione straordinaria. Il provvedimento varato dall'esecutivo, però, contiene altro. L'intenzione è di aprire una nuova gara per trovare un acquirente entro 6 mesi. E per farlo si lascia intendere che si potrà procedere con una cura dimagrante per rendere la società più appetibile al mercato. Dietro le parole riorganizzazione ed efficientamento che si leggono nel decreto, infatti, si nascondono i tagli. Tagli che potrebbero riguardare la flotta così come il personale. Alitalia impiega oltre 11000 dipendenti, ripartiti nelle tre divisioni del volo, piloti, hostess, steward, manutenzione degli aerei e servizi di terra, il cosiddetto handling. Se ci saranno gli esuberi e quanti saranno adesso è difficile stabilirlo. Potrebbe trattarsi di alcune migliaia di persone lasciate a casa tra ricorso agli ammortizzatori sociali e prepensionamenti. Molto dipenderà da cosa si deciderà e da chi si farà avanti. In teoria gli scenari possibili sono molti. Lufthansa da tempo sembra interessata, ma prima di metterci dei soldi vuole una compagnia molto più snella. L’ingresso dei tedeschi potrebbe non essere solitario. In pista potrebbero rientrare Ferrovie dello Stato e il tesoro, ambedue nella cordata pubblico privata che ha fallito l'obiettivo dell'acquisizione nei mesi scorsi. Tra le ipotesi anche la vendita a pezzi, sebbene l'obiettivo del Governo rimanga quello della cessione per intero. E infine c'è anche la possibilità di una nazionalizzazione. In ogni caso non sembra possibile che Alitalia vada avanti così com'è adesso. Nonostante l'aumento dei passeggeri e i ricavi che si registrano da quando al comando ci sono i commissari il gruppo perde quasi un milione al giorno. Un'emorragia che alimenta i costi per i contribuenti. Oltre 9 miliardi di euro negli ultimi 40 anni.