Tra due settimane la deadline di Alitalia che chiude, al suo posto si prepara a decollare Ita. La nuova compagnia sta mettendo a punto equipaggi e flotta, ha firmato un accordo per l'acquisizione di 28 Airbus che faranno parte dei primi 56 velivoli, procedono anche le assunzioni tra le proteste dei lavoratori di Alitalia che scendono nuovamente in piazza a Roma. Chiedono certezze, soprattutto per i 7700 esuberi, il tema degli ammortizzatori sociali è il primo all'ordine del giorno al Ministero del Lavoro, nel tavolo voluto dal ministro Orlando con amministrazione straordinaria e i sindacati. "Ci è stata assicurata la copertura del fondo degli ammortizzatori sociali, quindi quello del FSTA che deve essere rifinanziato e altrettanto c'è l'impegno di coprire nella prossima finanziaria appunto gli ammortizzatori sociali per il 2023 in deroga alle normative generali anche nel caso in cui l'azienda non fosse attiva per quell'anno lì." L'altro tema è quale sia la prospettiva di un piano industriale di Ita, se ci sono progetti di sviluppo futuro per far rientrare quanti oggi sono fuori. "Per noi il processo deve essere quello di far travasare tutti i lavoratori Alitalia in Ita e garantire 0 licenziamenti, di questo abbiamo parlato oggi." Il tavolo tecnico è aggiornato al 10 ottobre poi si cercherà di trovare un accordo la piazza continua a protestare chiede perché una compagnia per assumere personale non applichi il contratto di lavoro nazionale, ma un regolamento aziendale proprio. I sindacati hanno chiesto al ministro del lavoro un impegno affinché sia applicato il contratto collettivo nazionale a tutti i lavoratori di Ita.