È stato presentato il settimo rapporto di European House Ambrosetti sulla regione Liguria. Numeri in crescita trainati soprattutto dall'economia del mare. "Dati positivi molto significativi con diversi indicatori al di sopra della media nazionale", ha dichiarato il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, che insieme ad Alberto Cirio e Stefano Bonaccini, rispettivamente operatori di Piemonte ed Emilia Romagna, e col viceministro dei trasporti Edoardo Rixi, hanno dato vita ad un dibattito insieme a molti protagonisti del mondo industriale. Il PIL ligure nel 2022 cresce in linea con quello nazionale, mentre le stime preliminari del 2023 lo danno leggermente superiore. A spingere i numeri della Liguria è il turismo. Asset strategico che ha registrato un vero e proprio boom rispetto all'anno scorso, grazie alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla riconferma di un mare considerato tra i più belli d'Italia, col record di bandiere blu. Positivi i dati anche sull'occupazione, in crescita sull'andamento dei mercati della nautica e della crociera, dell'export e della logistica. "Un quadro nel complesso decisamente positivo", a detta del governatore Toti, che però non dimentica le difficoltà legate alla guerra, all'inflazione e ai rincari energetici che, nonostante oggi si stiano ridimenzionando, nell'ultimo anno hanno duramente colpito le famiglie e le fasce più fragili della popolazione. Il 66,7% degli indicatori vedono la Liguria stabile o in miglioramento. La regione è ben posizionata per sfruttare le opportunità connesse all'economia del mare e alla green economy. Posizionamento competitivo dei porti, della cantieristica e della nautica da diporto con accanto la capacità di mettere a sistema le proprie risorse, coniugando crescita economica e tutela del territorio. Un modello competitivo nel contesto nazionale.