L'Italia, lo sappiamo, è intenzionata con il suo governo a richiedere delle modifiche e integrazioni al PNRR, vedremo come andranno le negoziazioni, ma non è l'unico paese, l'ha detto la task force sul PNRR della Commissione Europea, ci sono una decina di paesi, così ha detto, che stanno interloquendo con la Commissione Europea. Allora andiamo a vederli nella cartina del nostro studio, ne vediamo cinque perché sono quelli certi o di cui abbiamo avuto notizie da fonti: Italia, Germania, Spagna, Portogallo in giallo, e poi forse vedete quella macchia azzurra che è il Lussemburgo, che come Recovery Fund ha ben 93 milioni, quindi pochissimo rispetto ai miliardi che riceveremo noi ma è interessante perché è l'unico che ha fatto richiesta formale perché in un programma di training, di lavoratori non ci sono abbastanza lavoratori effettivamente per raggiungere i target che aveva promesso all'Europa. Quindi diciamo è l'unico paese che fatto richiesta formale ma è una richiesta di modifiche decisamente bassa. Quindi andiamo a vedere per esempio la Spagna. Queste sono le parole di Pedro Sanchez, il primo ministro spagnolo, che ha detto "è fondamentale rendere più flessibile il calendario concordato per la realizzazione degli investimenti". Quindi vedete un tono abbastanza simile anche ai discorsi che facciamo in Italia da questo punto di vista. Perché? Perché andiamo a vedere qual è la la spesa della Spagna effettivamente portata avanti quest'anno rispetto alle previsioni. Sappiamo che noi siamo in ritardo su questo. Insomma, anche la Spagna non è che messa benissimo, 20 miliardi previsti di spesa quest'anno. Secondo la Banca Centrale spagnola arriveremo a fine anno a 11,8 mld, quindi decisamente meno per i problemi di inflazione, problemi burocratici, di lentezza, insomma lo sappiamo, l'abbiamo detto. Bisogna tenere conto però che la Spagna comunque è il primo paese ad aver fatto richiesta della nuova trance di finanziamenti perché dice di aver raggiunto tutti gli obiettivi concordati con la Commissione Europea, anche se in realtà nella penisola iberica ci sono diverse polemiche sul raggiungimento di questi obiettivi da parte dell'Europa, da parte delle imprese, da parte dell'opposizione, quindi, insomma, staremo a vedere. Il Portogallo è anche un altro caso interessante. Qua allora andiamo a vedere le parole del presidente del Portogallo, che con toni simili a Sanchez e anche, devo dire, a Meloni, dice "con questi soldi non possiamo fare i lavori, o ne facciamo meno", la prima ipotesi, "o aspettiamo che i costi scendano", e quindi servirà più tempo per portarli a termine. Anche qua bisogna concordare delle modifiche con l'Europa. Allora andiamo a vedere anche come messo il Portogallo per la spesa dei fondi di quest'anno. Lo possiamo vedere, ecco appunto, la spesa prevista 3,2 miliardi, effettiva, probabilmente a fine anno, un miliardo secondo i documenti della Commissione Europea. Non ci sono però solo ritardi, bisogna dirlo, ci sono anche i paesi che invece stanno continuando il piano previsto ed è il caso, per esempio, della Francia che, insomma, secondo la Commissione Europea 12 miliardi aveva previsto di spendere quest'anno e 12 miliardi dovrebbe spendere effettivamente entro fine anno.