"Le auto elettriche costano tanto, troppo per le tasche degli italiani". Lo ripete spesso durante l'audizione parlamentare Carlos Tavares numero 1 di Stellantis spiega che per produrre le macchine a batteria si spende il 40% in più rispetto a quelle tradizionali, col risultato di essere molto care. "Come facciamo a renderle accessibili?Stimolando ovviamente la domanda aiutando la classe media, consumatore della classe media nell'acquisto tramite incentivi". "Non chiediamo soldi per noi aggiunge il manager, ma per i consumatori che così potranno permettersi le auto del futuro". Le regole europee dicono che dal 2035 benzina e diesel non dovranno più essere prodotte in modo che in strada progressivamente spariscano con l'obiettivo di migliorare l'ambiente. "Norme che non sono state decise da noi ma imposte, puntualizza Tavares che non vuole come chiesto dal nostro Governo a Bruxelles un allungamento dei tempi della transizione all'elettrico ma stabilità su quanto già deciso. L'Amministratore Delegato che dal 2026 probabilmente non terrà più le redini della multinazionale garantisce poi di non voler abbandonare il nostro Paese e di non avere intenzione di vendere fabbriche: "Abbiamo un piano per l'Italia" assicura sottolineando però come dalle nostre parti sia più dispendioso produrre in primis per gli alti costi dell'energia. E ai politici che ha di fronte e l'hanno criticato dice: "Mi sembra di individuare una certa rabbia un certo livore vorrei dirvi che è lo stesso atteggiamento che i dipendenti Stellantis al momento hanno, ci troviamo di fronte ad una situazione molto difficoltosa".