Facciamo un quadro: diamo qualche numero sui canoni televisivi per le emittenti pubbliche e partiamo dall'Italia. Partiamo dal vedere come cambia l'importo del canone RAI e nel corso degli anni. Fino al 2015 era oltre i i 113 euro, poi è sceso perché il canone è stato inserito nella bolletta della luce. Quindi questo ha permesso di ridurre molto l'evasione fino a tre quarti. Nel 2004, quest'anno si è attestato a 70 euro. Dall'anno prossimo, se non ci fossero ulteriori modifiche, salirà a 90 euro, 20 euro in più. Quanto sarebbe costato confermare anche nel 2025 il taglio approvato per quest'anno? Circa mezzo miliardo di euro, 430 milioni che nell'emendamento della Lega sarebbero stati coperti. Quindi la RAI le avrebbe comunque ricevuti con tagli alla spesa pubblica. 430 milioni per poco più di 21 milioni di famiglie. Ricordiamo che oggi in Italia il canone RAI si paga se si ha almeno un apparecchio televisivo nella propria abitazione. Vediamo anche cosa accade nel resto di Europa perché in realtà non tutti i paesi, qua abbiamo messo i maggiori, in Europa hanno dei canoni. In Francia, è stato abolito nel 2022, in Spagna è coperto per la finanza pubblica, in Italia, appunto da 70 salirà a 90. Nel Regno Unito, 191 molto più alto e si discute di abolirlo, in realtà. C'è uno scontro importante tra la BBC e il Governo di Londra. La Germania 220 euro. Perché è importante? È importante perché per il gruppo RAI copre stanzialmente due terzi dei suoi ricavi, come vedete, mentre la pubblicità che sappiamo regolamentata dalla tv pubblica, rappresenta una fetta minore. Quindi, questo vorrebbe dire minori incassi per la RAI oppure sarebbero, dovrebbero essere coperti dalla finanza pubblica con però delle incertezze che conosciamo.