Ottobre è il mese del conguaglio dei riscaldamenti condominiali. Quest'anno con una sorpresa amara per molte famiglie. Secondo l'UNAI, l'unione nazionale degli amministratori degli immobili, il conguaglio sulle spese dello scorso anno potrà avere rincari fino all'80%, che andrà ad aggiungersi ad un +35% di aumenti del caro gas già previsti per l'autunno-inverno in corso, con un esborso totale sullo scorso anno del 140% in più. Una batosta per moltissime famiglie, se è vero che in Italia il 60% degli italiani vive in un condominio, mentre il restante 40% in una casa indipendente. In media sono tra il 5 e il 10% i condomini morosi, forbice che secondo le previsioni potrebbe allargarsi nei prossimi mesi. Nel 2021 intanto il gas è stato staccato all'1,9% delle famiglie, soprattutto nelle aree del sud, con Campania in testa. E dunque in vista dei prossimi rincari cosa potrebbe accadere nei condomini con diversi casi di morosità? È possibile ipotizzare in casi estremi che il riscaldamento venga staccato per tutti indistintamente? "Sì il rischio che si corre è quello. A quel punto società erogatrici che sono più tassative di altre, ce ne sono altre un po' più comprensive, qualche volta si riesce a guadagnare del tempo, perfino a dilazionare i pagamenti, ma non è la norma e non è certo un diritto, per cui sì il rischio è reale". Per far fronte al caro bollette il governo ha comunque messo a disposizione delle famiglie più disagiate dei bonus sociali, si tratta di 5 milioni di famiglie che posseggono l'ISEE sotto i 12.000 euro l'anno.